Comunicato n.01/2020
FLOROVIVAISMO DEL LAZIO, PRODUTTORI UNITI:
UN’ASSOCIAZIONE PER FAR FRONTE ALL’EMERGENZA
CORONAVIRUS E PORRE LE BASI PER UN FUTURO CONDIVISO.
COINVOLTA TUTTA LA FILIERA DELL’”ORO VERDE”.
Parola d’ordine: antifragile. I florovivaisti del Lazio non si rassegnano a una primavera “negata” e creano un’associazione in 48 ore: è la risposta della filiera del verde ornamentale alla crisi provocata dall’emergenza sanitaria. La neonata associazione, fortemente voluta dai florovivaisti e largamente condivisa dagli altri attori della filiera, porterà istanze e proposte presso le istituzioni.
Latina, 23 marzo 2020 – I produttori florovivaistici del Lazio hanno dato vita alla “Filiera Florovivaistica del Lazio”, l’associazione senza scopo di lucro che darà un’unica, forte voce al comparto per far fronte alla drammatica situazione in cui versa una delle eccellenze del tessuto economico regionale e nazionale. L’associazione, con sede a Terracina (LT), è stata costituita a tempi di record il 21 marzo. È già al lavoro il Consiglio Direttivo, formato dai florovivaisti Luca Altieri, Marco Borri, Tiziana Colicchia, Gregorio Gullello e guidato dal Presidente Remo Di Meo.
Nata dall’iniziativa di un produttore floricolo dell’Agro Pontino, l’associazione conta finora oltre 100 associati, principalmente aziende floricole e vivaistiche, ma anche società commerciali, rivendite di agraria, garden center, consulenti tecnici, società di servizi e professionisti, che alimentano in modo circolare l’economia di questo importante settore e che non hanno voluto far mancare il loro supporto. L’interesse è alto e il numero degli associati è destinato a crescere.
Scopo primario dell’associazione è aprire un dialogo con le istituzioni per chiedere interventi concreti, adeguati e immediati volti al ristoro dei danni ingenti che il comparto sta subendo con il blocco totale del mercato, nazionale e oltrefrontiera, conseguente all’emergenza sanitaria. Molti produttori hanno già iniziato a distruggere i loro prodotti, belli come non mai quest’anno, ma rimasti invenduti. Oltre alla perdita incalcolabile del fatturato primaverile, che da solo rappresenta mediamente il 70% delle vendite annuali delle aziende del settore, c’è il fortissimo timore di non poter avviare le produzioni per l’autunno 2020 e la primavera 2021, dal momento che mancherà la liquidità per acquistare tutto il materiale necessario a far partire le nuove colture. Il rischio è di perdere due anni di attività e molte aziende non sopravviverebbero.
Ma la “Filiera Florovivaistica del Lazio” apre lo sguardo ben oltre l’emergenza: intende infatti presentare proposte, promuovere iniziative, progetti e programmi di interventi per la tutela, la valorizzazione, lo sviluppo, il consolidamento e l’innovazione della filiera florovivaistica del Lazio, che oggi, per la prima volta, si presenta unita.
Una filiera non semplicemente resiliente, di più: antifragile.
Il Presidente
Remo Di Meo
associazione Filiera Florovivaistica del Lazio
info@assffl.it
tel. 379 18 29 873
(Fonte: https://www.assffl.it/2020/03/24/comunicato-stampa-012020/)