Diminuire del 50% l’utilizzo di agrofarmaci entro il 2030, è l’obiettivo proposto dalla Commissione Europea nell’ambito del Green Deal per un settore agricolo più sostenibile. Questo traguardo, inizialmente lontano, è sempre più negli orizzonti dei floricoltori, che nell’impiego degli insetti utili, hanno trovato un nuovo forte alleato.
Questa pratica, altamente efficace ed estremamente rispettosa dell’ambiente, si basa sull’utilizzo degli insetti conosciuti come “antagonisti naturali” per contrastare il proliferare di parassiti che invece possono essere molto dannosi per la pianta.
Così, negli ultimi anni, la comune conoscenza della voracità delle coccinelle nei confronti degli afidi, è stata ampliata da numerosi altri studi, che hanno messo in luce decine di casi di antagonismo da poter utilizzare in quella che attualmente viene definita lotta integrata. E’ importante osservare che questi insetti antagonisti sono estremamente selettivi, per cui non vanno ad abbattere impollinatori o altre forme di vita non in target, aiutando a disinfestare il terreno in modo sano e naturale.
Ad oggi il settore è in espansione, infatti ci sono biofabbriche dedicate all’individuazione di nuovi insetti predatori o parassitoidi ed al loro ‘allevamento’, in ragione della richiesta sempre maggiore dei floricoltori di poterli utilizzare sulle proprie coltivazioni.
Quando si sceglie di usare gli insetti utili per contrastare i parassiti vanno assolutamente evitati i trattamenti insetticidi che possano danneggiarli. Gli insetti antagonisti vanno liberati nel momento giusto. E’ quindi fondamentale individuare il momento dell’anno in cui è possibile trovare un clima più adatto a loro, allo stesso tempo serve un ambiente dove possano reperire prede e riprodursi.
Abbiamo scelto questa strada, che richiede sicuramente una maggiore competenza tecnica, ma allo stesso tempo, attraverso studio e monitoraggio continuo, ci consente di portare sul mercato un prodotto sano e rispettoso dell’ambiente.