varietà più comuni di peperoncino

Piccante e molto salutare, il peperoncino è una pianta dalle origini antichissime, proveniente dall’America Centrale ed ormai diffusissima in tutto il mondo.

Proprietà e benefici dei peperoncini

Il peperoncino è ricco di vitamine, sali minerali ed antiossidanti che prevengono l’invecchiamento cellulare e dei tessuti. Inoltre, la capsaicina (il principio attivo presente nei peperoncini e responsabile della piccantezza) previene e allevia le infiammazioni e contribuisce a migliorare la circolazione sanguigna. I suoi effetti benefici sulla salute sono dunque ben noti, per questo dovrebbe far parte della nostra dieta quotidiana.

Le varietà più comuni di peperoncino

La pianta di peperoncino ha innumerevoli varietà, ma qui tratteremo le più diffuse. Tra i peperoncini più diffusi e più piccanti al mondo c’è sicuramente il Capsicum chinense (in assoluto il più piccante) e il  Capsicum frutescens, subito dopo i chinense per piccantezza. 

Chi non ama la piccantezza estrema potrà optare per il Capsicum baccatum,  tipico di Bolivia e Perù, gode di piccantezza media. Per chi, invece, predilige i peperoni dolci, allora il nostrano Capsicum annuum, si annovera tra le varietà più coltivate al mondo. Infine, il  Capsicum pubescens, è a sua volta assai diffuso poiché è l’albero del peperone più resistente al freddo.

Peperoncino: come coltivarlo 

La pianta di peperoncino non richiede particolari cure, ma è buona norma assicurarsi che ci sia un buon drenaggio dell’acqua e che questa non ristagni troppo, per evitare l’ingiallimento delle foglie. Per questo motivo, assicuratevi di porre dei cocci o dell’argilla espansa sul fondo del vostro vaso di circa 20-40cm prima di riempirlo con il terriccio.  

Non va innaffiata spesso e soprattutto nei mesi freschi il consumo di acqua è ridotto. Infatti, l’innaffiatura delle varietà più comuni di peperoncino va effettuata solo quando il terriccio è ormai ben asciutto per evitare pericolosi ristagni idrici. 

Quando ci sarà da fare il rinvaso, assicuratevi  un terriccio di buona qualità, un buon fertilizzante povero di azoto e di riporre la pianta in un luogo ben assolato (esposizione alla luce solare per almeno 5-6 ore). 

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